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giovedì 1 febbraio 2018

N. 5

Si connette dal Cremlino 
e mi manda un messaggino:
"Ti vuoi far la maratona?
Io c'andrebbi, ma son sola..."
Le rispondo: "Certamente!
Non c'avevo da far niente",
anche se perdo il biglietto
per il match dello scudetto.
Mi riluccicco il colbacco,
Sarai steppa, io cosacco!
Poi la vedi lì all'evento
con quel tipo di Agrigento,
se la sacca e se la colga,
lei si squaglia come il Volga...
Prego or Dio tutte le sere:
Vade retro profumiere!

Tre regole.

Ci sono solo tre regole per ballare bene il tango, e nessuno le conosce.

giovedì 9 novembre 2017

Il Tanguero Mascherato.

Lor signore e signorini,
or cominci qui la festa,
ché d'aver la testa mesta
di ragione non v'é più.

Un eroe dei nostri tempi
ma che viene da lontano
stroncherà tutti gli scempi:
il tanguero mascherato.

Forte, bravo, buono e bello
difensor de li tangueri
con la spada e col cervello
la giustizia porterà.

Ti difende dagli abusi
ti consola nel dolore,
se c'hai male fa il dottore,
chi fa plancha ballerà!

Per la donna che non balla
egli ha già la soluzione:
rinnegata pel suo peso?
ecco la liposuzione!

Se la donna sta a sedere
perché timida e introversa
versa droga nel bicchiere
e comincerà festa!

E per l'omo rifiutato
troppo spesso e volentieri,
un vestito ben gessato
e una visa gli darà.

Non fai parte tu dei vippi?
il problema é una scemata
t'offrirà una comparsata
da Marzullo o De Filippi!

Se non balli perché scarso
lui difende le tue parti
e sbattendo senza verso
lui t'azzoppa tutti gli altri!

Dunque puoi stappar la boccia,
di problema non c'é traccia
il Tanguero Mascherato
il tuo tango salverà!












giovedì 2 marzo 2017

Porque los argentinos saben bailar el tango y no los otros.

*Circa 36500 giorni fa, lungo la foce del Rio de la Plata, la specie umana si é evoluta mostrando al mondo per la prima volta una nuova razza, quella tanguera. 
Il processo é stato lungo e travagliato, ci sono voluti migliaia di incroci di razze, nei migliori bordelli di Buenos Aires, per ottenere il primo esemplare di tanguero 100 % carne argentina.
Il tanguero argentino presenta subito tratti caratteristici: il bulbo pilifero é protetto da una guaina mielinica, la pomata, che dona lucentezza e mistero. Anche l'apparato digerente é evoluto: nato per mangiare carne, il tanguero argentino ha 57 denti, tutti bianchi e affilati, che usa indifferentemente per triturare o sorridere.
La deambulazione é progredita: nonostante il tanguero argentino non abbia aumentato la sua stazza, riesce comunque ad effettuare il passo più lungo della gamba.
Ma la vera novità evoluzionistica, che al confronto il camaleonte pare un motorola8000, é nell'udito. il tanguero argentino sente cose che noi non potremmo mai sentire: molto sensibile agli ultrasuoni, sulle prime note di un Canaro inizia a sbraitare, ricordandoci vagamente un alano in calore. Sin da cuccioli hanno sviluppato quello che gli etologi chiamano il "riflesso di Pugliese" : appena parte una Yumba, in qualunque posizione sia, anche se intento nella defecazione, il tanguero argentino si alza lesto e tronfio, si mette sull'attenti e con occhio lucido comincia a mirare alla cieca, guidato come i pipistrelli dalla scia di ormoni che le femmine secernono.
Un tanguero argentino riesce a sentire cose che noialtri neanche immaginiamo: può trovare più interessante un D'Agostino che un Calò, un Tanturi piuttosto che un Laurenz, e stiamo parlando solo dei gusti sessuali...gli esempi sarebbero centinaia, e tutti incomprensibili per la specie umana del vecchio continente, che pur tentando con tutti gli sforzi di adattarsi, imitare e plagiare gli argentini, non fa altro che scimmiottarli, nella triste consapevolezza che non sarà mai all'altezza della razza superiore.
*testo tradotto dalla rivista "El vero tanguero nunca pregunta, toma!"

domenica 22 gennaio 2017

Il collezionista.

Alvaro Basticoni lavorava nel reparto vendita di una grande multinazionale americana, o almeno questo era ciò che diceva in milonga. E non si può dire neanche che mentisse dato che faceva il cassiere nel mac Donald’s dell'uscita Foligno est. Nessuno in milonga sapeva esattamente che lavoro facesse Alvaro, e nessuno tra suoi colleghi sapeva che dietro quella divisa c'era uno dei più grandi collezionisti di tanghi al mondo.
La storia é questa.
Tutto cominciò per caso, un giorno andando al lavoro Alvaro aveva acceso la radio e aveva sentito un pezzo che una cosa così bella non l’aveva mai sentita. Fu letteralmente stregato da questa melodia, rimbambito al punto che il nome non l’aveva neanche capito, ma una parola l'aveva colta, una sola ma fondamentale: “tango”. Così tornato a casa aveva iniziato a cercare quella canzone dappertutto. E poi comprò un disco, e poi un altro, e poi un altro... ma quella canzone niente, non usciva fuori. 
Poi aveva sentito che ci sono posti dove ci sono persone che ballano i tanghi, e si era detto Magari li lo trovo, e aveva iniziato ad andarci, e dopo un poco che ci andava aveva iniziato pure a ballare. Ma nonostante andasse tutte le sere a sentire dj diversi, nonstante tutte le ricerche effettuate, di quel pezzo non c’era traccia. Nel frattempo era venuto in possesso di una certa quantità di tanghi, e la cosa si era saputa al punto che quando un dj cercava una rarità il primo a cui chiedeva era Alvaro.E Alvaro rispondeva sempre nello stesso modo “si, ce l'ho, e tu ce l'hai quella canzone che fa lalalllaaa lalala…” ma niente, nessuno ce l’aveva.
Poi un giorno a lavoro mentre stava salando le patatine fritte, ad Alvaro successe una cosa che non era mai successa: ad Alvaro cadde la saliera per terra. Radio mac Donalds in quel preciso momento stava passando quella canzone, non c’erano dubbi, era quella. Alvaro non stava più nella pelle, ma nel trambusto della cucina non sentiva niente allora corse nella sala ma nella sala c’era un compleanno e casino e allora salì su una sedia per essere più vicino alla cassa e mentre intimava a quei discoli che gli gridavano attorno di calmarsi “zitti cazzo che vi infilo nella friggitrice" Il clown e il manager di turno lo afferrarono e buttarono fuori, impedendogli di ascoltare la fine della canzone.
Solo e abbandonato Alvaro camminava lungo la tangenziale, le labbra si muovevano ma neanche lui poteva dire cosa stessero mormorando.
Si ritrovò seduto in milonga, con lo sguardo fisso a terra, le labbra che tremavano ancora, si sentiva spossato ...ma proprio in quel momento,aspetta, non é possibile, ancora lei, ancora quella canzone, il dj la stava passando proprio in quel momento, non era possibile. 
Respirò a fondo. Con calma andò verso la consolle. C'era dj Dembo, quello che una volta Alvaro gli sentì dire che Pugliese era un nome d'arte, in onore delle sue origini italiane, a quanto pare Pugliese aveva una "mamma foggiana" secondo le sue fonti argentine...  “Ciao Alvaro, ma che ci fai vestito da mac donald, mica é carnevale?”,  “Ah si, senti, come si chiama questo tango?” “ma mi prendi per il culo? davvero fai?” “Mai stato più serio”, "A proposito, stavo cercando un pezzo...“ "Prendi qua, sono le chiavi del mio garage, ci sono tutti i miei tanghi, prendili, frega un cazzo. Dimmi solo come si chiama questa canzone".
La mano tremante del Dj mise la chiave in tasca. " Non é un tango, é un mambo: Alva', questa é la cortina”.

martedì 17 gennaio 2017

Il Tiagra.

Nel circolo del dopolavoro ferroviario “Lenin” di Forlimpopoli anche i bagni rispondevano allo spirito di condivisione ed uguaglianza di cui era permeata la sala. L’ unico grande orinatoio che percorreva tutta la parete aveva delle timide assi di legno, poste posticce per proteggere la privacy degli avventori bisognosi. 
Il ragioniere Armando Cheroselli, tanguero quarantenne e impenitente intento nell’atto della minzione si ritrovò di fianco Michele Cocuzza, meglio conosciuto come “l’ammiraglio”, visto che aveva prestato servizio per una vita intera come mozzo sul traghetto Cesenatico-Rimini, e ora si godeva gli agi della pensione.
“Ammiraglio, buonasera, mi scusi se la importuno, ma mi tolga una curiosità: ma tu, come cazzo fai? io c’ho vent’anni meno di te e non ce la faccio a fare la metà del quarto delle cose che fai tu ballando…io mi sono rotto il cazzo di fare sempre le stesse cose” disse il ragioniere tirando su la zip. “e su! Dammi qualche lezione!”.
L’ammiraglio lo guardo con il suo sorriso, storto e sincero. Gli voleva bene ad Armando, era capitato che fossero andati a ballare insieme in Romagna, a volte addirittura fino in Emilia, e gli faceva simpatia quel ragazzaccio, era un buono. L’ammiraglio si fece improvvisamente serio, sgrollandosi il membro si guardò attorno circospetto. Ad Armando venne il dubbio su che tipo di moneta di scambio prediligesse l’ammiraglio per dargli le lezioni. Certo che non ci fosse nessun altro nei cessi: “ascoltami bene…sai essere discreto?” e senza aspettare la risposta mise le dita nel taschino interno della giacca. Tirò fuori qualcosa. “prendi questa” .
Armando vide nel suo palmo una pillola, blu, molto simile a quelle tanto famose. “ Ammiraglio forse non ci siamo capiti, io parlavo di passi in pista, non di posizioni..” ,“sei tu che non hai capito, non é quello che pensi, questo é … il Tiagra!
Me lo ha dato uno in Argentina, 10 anni fa. Questo aveva un’ottantina d’anni, ma ballava come un indemoniato…le milonghe poi?! certe finte neanche Maradona…una sera si litigò con un patacca, un palestrato di milano marittima, fuori dalla milonga, stava nella merda. io conoscevo il patacca e l’ho calmato. così abbiamo fatto amicizia, e poi per ringraziarmi mi rivelò il suo segreto: il Tiagra. Gli argentini lo usano da sempre. che credevi che quei vecchietti nei video come le fanno quelle cose, veloci veloci, col Parkinson? in realtà durante la dittatura il governo fece sperimentare un farmaco per creare dei super tangueri, un composto che stimola le aree cerebrali tanghere e i muscoli che ne sono attivati: lapis, enrosque, sacadas, colgadas, tutto quello che hai sempre voluto fare con una donna in pista ora ti sarà concesso! però fai attenzione, perché funziona a scoppio ritardato. Ci mette tre tande buone prima di fare effetto, quindi non bruciarti le buone ballerine subito, parla con il dj per sapere che tande mette…vai e divertiti!
Armando non ci pensò due volte, butto giù la pillola e corse in pista come un cocker dietro ad un frisbee .
La pillola avrebbe dovuto far effetto in tre tande, ma già durante la seconda tanda Armando sentì qualcosa di strano, sul primo pezzo era come se il cuore fosse un poco più accelerato. Durante il chamucho sentì che gli si arricciò una narice e sul secondo pezzo la schiena gli si drizzò tutta. alla fine del terzo la mascella stava come quella di Ridge, e quando a fine tanda la ballerina lo ringraziò vivamente, ci mancava poco perché ruggisse. Era pronto, cominciava la festa...
Quello che successe quella sera Armando lo rivide migliaia di volte, come in un sogno.
Armando planava in pista, spargeva eleganza, fantasia, vigore e leggerezza in tutto il circolo. quando ballò i vals con la Mirna Scopetti gli sembrò di stare nella Vienna dell’ottocento, i Pugliesi erano tanto intensi che la Vanda ci sarebbe potuta pure restare incinta, se non fosse stata in menopausa da un cinque decadi abbondanti. Sulle milonghe gli fecero addirittura l’applauso… e le ballerine? “ma cos’hai stasera? ”, “sei tutto un fuoco” , “facciamo un’altra?” “ come ci dai, ah…”
A fine serata abbracciò l’ammiraglio quasi piangendo, gli offrì uno champagne, che l’ammiraglio rifiutò degnamente, solo perché preferiva uno stravecchio. Brindarono felici e l’ammiraglio tornò a casa col suo sorriso, storto e sincero, un sorriso che gli si tolse solo quando tornò a casa, entrando in bagno, e scoprì che quella sera dall’armadietto delle medicine aveva preso la pillola sbagliata!

mercoledì 11 gennaio 2017

Genealogia del tango.

Il tango (Ταηςoχ, pron. tangox ) nasce in Grecia nel IV sec a.C. 
Il tangox era un tipo di danza popolare tipico delle feste orgiastiche tenute per ingraziarsi il Dio Dioniso, ma che al contempo facevano pure incazzare i vicini Achei che si dovevano alzare la mattina presto per andare a guerreggiare. Per questa ragione il tangox si spostò dalle agorà a luoghi specificamente addetti,  le “milogos”.
Le prime testimonianze scritte del tangox risalgono al III sec a.C. 1° tempo supplementare, ed é il poeta Senocchio che ce ne parla in uno dei suoi bocchinali (poema in pentametro giambico che riunisce i temi dell’ amore platonico e quello dell’agricoltura biologica) :
“Sull’Olimpo alla calenda
Eros vola nella ronda,
sbatte addosso a Polifemo
che l’impala con un remo... “
Già da questi pochi ma significativi versi possiamo vedere la funzione catartica e sociale svolta nell’’antica Grecia dal remo.
Ma é con Il filosofo neoplatonico Toppaleo che appare per la prima volta l'aspetto introspettivo del tangox:
" …come non puoi bagnarti due volte nelle stesse acque,a meno che non stai facendo il bidet,così non ballerai due volte la stessa canzone, a meno che il dj non é 'mbriaco…” 
Il poeta neomelodico Omero Manzi descriveva nei suoi componimenti i personaggi tipici della milogos, come nella celebre Tanguiade:
“Cantami o diva del pelide Achille
l’ira funesta: in pista il pié veloce fa faville
Ma quando un tacco il suo tallon calpesta
frigna manco di Troia fosse n’ancella…”
Con la nascita di Protesilao della scuola di Pomezia, nel tangox affiora un nuovo concetto, e cioè che ogni cosa terrena é fugace, il tempo scorre, la tanda finisce presto e non dovremmo lasciarci sfuggire l' occasione, il "tanda rei".
Col tempo i tangueridi formarono diverse scuole, ma nonostante ciò nessuno arrivo mai neanche alla licenza elementare.
Il tangox conobbe il periodo di maggior splendore durante il regno di Saccaride, nel I° secolo a.C. durante i weekend.  Tangueride incallito, Il tiranno diede nuova linfa al tangox promulgando leggi apposite:  istituzionalizzò il servizio Muse, alle quali ogni orchestra doveva corrispondere una dracma per ogni pezzo ispirato, per scoraggiare i rifiuti da parte delle donne, introdusse nell'invito con mirada anche la possibilità di utilizzare il giavellotto e gli specchi ustionanti; e infine la celebre vittoria nella città di Maratona contro la Polis di Festivalis...
Nel secolo successivo il successo e la passione per il tangox vennero pian piano affievolendosi: l'epoca classica del tangox giungeva alla fine. Ma perché il tangox scomparve dopo tutti questi secoli? Alcuni storici credono che la causa principale della scomparsa del tangox sia da cercare nella nascita del cristianesmo, altri puntano direttamente sul femminismo.
Purtroppo sono pochi i cimeli intatti risalenti al periodo del tangox antico, i più fortunati potranno trovare ancora oggi qualche mummia ben conservata al museo de la “Confiteria Idealis”. 
Per maggiori approfondimenti consultare i testi: “Tangox e Thanatos: ma una toccata ai gioielli di famiglia? ”, “Conosci te i testi’ , “Tubatango e cicuta: il rapporto causa effetto sulle leggi di mercato”. 

domenica 8 gennaio 2017

Buonasera dottore.

-Buonasera dottore, allora le analisi?
-Guardi, purtroppo non ci sono buone notizie, siamo arrivati troppo tardi, la sua é una situazione disperata.
-No dottore la prego, non mi dica così, mi dia una speranza, la scienza oggi…
-A dire il vero, forse una cura…
-Qu-quale? mi dica, sono pronto a tutto, non bado a spese…
-Guardi che non é una passeggiata.
-Non si preoccupi, gliel’ho detto, sono pronto a tutto.
-Va bene, se insiste… la sola cosa che le resta da fare per guarire é organizzare una maratona.
-Una maratona ?!
-Di tango.
-DI TANGO?!? Ma dottore, sono si e no 3 anni che ballo, non conosco nessuno, se organizzo una maratona viene una cagata, manco venti persone, neanche io c’andrei ad una maratona organizzata da me.Sono più le maratone dove sono stato rifiutato che quelle a cui ho partecipato. La prego, mi faccia fare qualunque altra cosa, faccio pure la maratona di Boston, quella vera, a piedi, ma una maratona di tango no, non è cosa...
-Lo so, non é facile sentirselo dire, ma lei vuole vivere o no?
-Certo.
-Allora faccia come gli altri.
-Gli altri chi?
-Come chi, gli altri organizzatori di maratona. Cosa crede, che c'hanno pensato da soli? Mica son scemi, é che glielo ha detto il dottore!
-E come lo sa?
-Tutti pazienti miei.
-Ah. E
 come si fa ad organizzare una maratona se non si é capaci? 
-Beh, c’é un protocollo da seguire. Primo: per avere più possibilità di guarigione é meglio organizzare una maratona internazionale, quelle nazionali o provinciali danno recidive. Tranquillo,per una maratona internazionale basta un iscritto con doppia cittadinanza, o due con cambio di residenza, altrimenti 4 che hanno traslocato vanno bene uguale. Poi, se non conosce abbastanza ballerini… chiami un dj “internazionale”, sa uno di quelli coi nomi strani, con foto assurde? Ecco, quelli che ti portano gente, AHAHAH, scusi, un tic.
-Poi?
-Secondo recenti studi termini come “location fantastica, evento imperdibile, migliori abbracci” alzano le transaminasi, quindi lei non può proprio farne a meno.
-Capito, aspetti che segno tutto…
-Ecco scriva, se non è capace di trovare abbastanza uomini dia la precedenza alle iscrizioni in coppia, così se la vedono le donne a trovare uomini…AHAHAH, scusi, ancora il tic.
-C’é altro da sapere?
-Certo, il fotografo! È importatissimo, forse la cosa più importante per la guarigione. Un buon fotografo seriale può far davvero credere che anche lei sia in grado di organizzare una maratona, facendo lievitare l’effetto placebo.
-Grazie dottore, mi sento già meglio, sento che ce la posso fare!
-Ecco, bravo, faccia tosta e poco senso della realtà, continui così e la maratona é assicurata. Torni fra due mesi e mi dica come é andata. Buona maratona.
-Thank you :) I’m in!

giovedì 15 dicembre 2016

Chamuchando s'impara.

-“...Adesso no, magari dopo, quando c’é una bella tanda…ma che é questa mosciaria?”
-“Troilo-Marino.”
-“Mi piace Troilo!”
-“Ma come? se proprio ora hai detto…”
-“ Ne sai di tango, si vede! ”.
-“Grazie…lo spero, faccio il dj”
-“Figo, allora sai tutto?! Dai, siediti qua, aspettiamo la prossima.”
-“Beh, tutto proprio no, qualche cosa...””
-“Ma lo sapevi che Gardel non si balla che porta sfiga?”
-“Beh, più o meno, si dice…”
-"A me piace D'arienzodisarlitroilopugliese, perché sono stata in argentina io, poi i classici, i gotan,i tubatango, ma niente marcette, e Canaro!"
-"si, anch'io credo che la coerenza sia sopravvalutata"
-“Di la verità, tu passi Mercedita!”
-“Io?... oddio, non saprei, no…si, boh, a tande alterne?”
-“Ma dico io: possibile che ci sono dj che ancora la passano?”
-“Ancora? Davvero? Ma dai, eh eh eh…”
-“Si, ieri sera l’ho sentita ancora”
-“e c’hai ancora le ‘recchie?”
-“come?”
-“niente, dicevo,é incredibile che un dj, oggigiorno, tra i 150 e passa pezzi che mette ogni sera, possa ancora proporre Merceditas, sapendo che poi i ballerini se ne sbatteranno delle altre 149 e passa canzoni e romperanno le scatole solo per quella”
“ecco, lo dicevo, fa cagare! Dai ci sono i vals, balliamo? “
“e come potrei perdermi il mitico vals “milonga portena?”
“anche il nome sai, figo, e che orchestra é?“
“Non ricordo…”
“Ma come, sei dj e non lo sai?”
“certo, come no? aspetta,questo é coso... ce l’ho sulla punta della lingua, eppure a casa la sapevo, ma oggi non era dettato? …aspetta, questo é…ah! Miguel Calazzi, cantores Juan Rizzo…epoca de bronzo”.
“Uau, ma ne sai davvero a pacchi, che figo…a proposito, hai sentito che Pugliese é vivo e lotta in mezzo a noi? L'hai visto tu?...”

Buona giornata.

giovedì 20 ottobre 2016

Se hai capito il tango

te lo hanno spiegato male.