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giovedì 30 giugno 2011

Vacanza tango

-Balli?
-Solo un attimo che atterra l'aereo...

mercoledì 29 giugno 2011

La stagione della caccia.

In milonga parlottavo con uno e il discorso stentava a decollare, in realtà il discorso si era proprio sotterrato perchè io e lui non ci prendevamo proprio e così si è alzato e mi ha detto ora vado a caccia, era un amico di amici e mi ha detto vado a caccia, mi prendo una giovane. Io allora mi aspettavo che si mettesse una tuta mimetica e imbracciasse un fucile o cose così, invece era più naif, lui semplicemente annusava l'aria. Poi si vede che ha trovato la traccia ed è sparito tra la gente. Non mi sono preoccupato più di tanto, ero sicuro di ritrovarlo più tardi con una tanguera in bocca, scodinzolante.
Poi sono andato a ballare anche io, ero in pista e me lo sono ritrovato davanti, era con la sua preda tra le fauci e infatti scodinzolava proprio. 
Peccato non aver seminato delle tagliole.

sabato 25 giugno 2011

La docile tanghera

La docile tanghera
lasciasi traghettar tra dolci tande,
e di Caronte spera
che 'l remo resti tosto anch'in mutande!

venerdì 24 giugno 2011

Assomiglianze



Non so voi ma io se qualcuno viene e mi dice " sai che assomigli a quello lì "-ovviamente si parla di tango, non stiamo mica a pettinare le giraffe qui- quando arriva qualcuno e mi dice che assomiglio a quello lì, foss' anche che quello al quale io assomiglierei fosse, non so, metti caso, Dio, ma fosse addirittura Veron io a quello che me lo dice lo ringrazierei come si conviene.
Ma lui resterebbe comunque uno stronzo, ma come si permette!
Anche Veron.



La mia ragazza dice che dovrei spiegare il perchè di quella parolaccia, ma credo sia chiaro. E poi nel 2011 tutti abbiamo il diritto di dire Veron come e quando ci pare!

domenica 19 giugno 2011

Un ragazzo fortunato


Nel tango sono stato fortunato, mi dicevo, perchè ho avuto sempre insegnanti bravi, appassionati e competenti. Sono proprio un ragazzo fortunato. Se avessi incontrato gli altri insegnanti, quelli cattivi-spassionati-deludenti ( sicuramente sono anche un pò bruttini, ma non ne son certo, essendo fortunato non li ho mai visti ) oggi sicuramente ballerei peggio di come ballo oggi, che sarebbe anche un pò triste.
A dire il vero questa cosa un pò mi puzza, non capisco: come mai oggi la fortuna si gira, mi sorride, si avvicina e mi bacia... Ma se mi ha sempre girato le spalle, cosa vuole da me? E poi non lo sa che sono fidanzato? Ci deve essere qualcosa sotto...sarà perchè è cieca, poverina, avrà sbagliato la mira...
Ah, parlavo degli insegnanti. ecco,sono molto fortunato, dicevo. In tante lezioni, stages e tutte le declinazioni che volete, non ho mai trovato un insegnante che dicesse una cosa sbagliata. Che culo!
Oppure, più semplicemente, non ci sono insegnanti scarsi. Cioè non ci sono insegnanti che dicon cose sbagliate. A pensarci bene i concetti son quelli lì, e son tutti buoni a dirli e ripeterli, come a scuola quando impari la lezione a memoria. Quindi se guardiamo solo ai concetti è difficile distinguere un'insegnate bravo da uno meno bravo.
Difficile ma non impossibile. Una volta, mi è capitato di sentire una cosa che lì per lì mi ha lasciato un pò perplesso: ero in un ristorante e mentre mangiavamo con degli amici un maestro teneva la pratica pre-milonga. Mentre i suoi discenti provavano un passo un pò complicato, all'improvviso il maestro interrompe la musica, si porta verso il centro della pista, nel frattempo il sopracciglio prende la forma del pensiero profondo che probabilmente cerca una via per uscire. Tutti gli si avvicinano, anche chi sta mangiando, come me, tende l'orecchio incuriosito. Dopo l'opportuna pausa, il pensiero evidentemente ha trovato il pertugio corretto, nel silenzio totale...: "se la donna non vuole perdere l'equilibrio ( rullo di tamburi...) deve aggrapparsi all'uomo! (Olè...). Ancora ricordo le facce estasiate degli allievi, quasi commossi, sorpresi da cotanta semplice genialità ( si sa che i geni son semplici). Questa è stata l'unica grande cazzata che ho sentito dire da un'insegnante.
Allora come si fa a distinguere un'insegnante bravo da uno meno bravo?
Beh,,qualcuno ha scritto che il bravo insegnante è quello che non smette mai di imparare...altrimenti  bisogna essere fortunati!

sabato 11 giugno 2011

Dichiarazione d'amore

Sei dolce e mai melensa,
soave: non eterea.
Sei fine ma non snob,
leggera, sciocca mai!
Sei profonda,
ma senz' abisso...
quasi come 'sto valz.

venerdì 10 giugno 2011

Oggi faccio un pò lo sborone citando un filosofo

Manlio Sgalambro: paroliere di Battiato per qualcuno, filosofo criptico per qualcun'altro, un gran figo per nessuno.
In un suo libricino," Teoria della canzone " -che dovete assolutamente leggere tutto-così mi spiegate cosa c'è scritto- Manlio Sgalambro ci dice una cosa: ci dice che le canzoni più che un'estetica hanno un'Ethos, ovvero una canzone non è soltanto bella o brutta, ma anche, e soprattutto, buona o cattiva.
Ho scomodato Sgalambro perchè trovo che questo concetto sia particolarmente calzante per noi tangueri: quando ascoltiamo un tango che "ci piace" l'emozione che proviamo non è legata solo all'estetica: il  " bello 'sto pezzo " diventa riduttivo.  Dentro di noi si muove altro, è un sentimento di bontà, di tristezza, di giustizia, dolore...ho diversi amici che possono piangere ascoltando dei tanghi, e alcuni di loro sono anche persone normali.
A me in milonga è capitato di incontrare persone che vorrei ammazzare ma se c'era una tanda particolarmente buona giuro che mi calmavo. Poi torno ad odiarle, ma per un pò quella tanda mi rende più dolce.
Questo succede anche con le esibizioni: alcuni ballerini ci trasmettono forti emozioni non solamente perchè c'è una tecnica straordinaria ma perchè dietro e dentro dei movimenti estetici/estatici ci sono delle pulsioni di odio, amore, dolcezza, potenza che possono far vibrare la milonga.
Lo so che parliamo di aria fritta, che sembrano discorsi new age "cioè c'è un'energia questa sera psichedelica " ma volevo dire che l'altra sera ho visto un'esibizione, non so se il video trasmetterà quelle sensazioni, ma alla fine del primo pezzo avevamo tutti la pelle d'oca e la mia ragazza mi ha baciato.
Buona visione.

giovedì 9 giugno 2011

In milonga con Confucio

" Il tanguero che ha troppe parole, spesso non ha alcuna certezza " .

mercoledì 8 giugno 2011

Cerbottana


Vorrei spendere un pò di pixel per parlare di quella cosa che fa ci fa invitare una donna piuttosto che un'altra. No, non quella, oggi parliamo della  mirada.
La mirada è come la formula magica che fa aprire tutte le porte: le donne che non ballano dicono di non saper mirare, gli uomini si gongolano dicendosi " quella mi ha fatto una mirada... " ( neanche fosse la più bella fellatio della sua vita ),  le donne che ballano dicono alle sfigate: " ma tu non miri! " mentre riabbassano il decoltè.
In realtà ci sono mille motivi per invitare o non invitare una donna e la mirada è solo uno tra i tanti. Il mito di Santa Mirada de la Plata nasce dal fatto che a B.A. era quasi l'unico modo per essere invitate e quindi o miri o stai seduta tutta la sera.
Il problema è che alcune donne fraintendono il senso della mirada e allora puoi trovare la tanguera che fissa una persona per tutta la sera, senza sbatter ciglia. Tutta la sera. Anche quando lui esce dal bagno si trova gli occhi di lei addosso. Inoltre così facendo la "tossica spiritata" si perde tutti gli altri uomini che nel frattempo la cercano per invitarla.
Oppure si trovano alcune donne che mirano pensando di dover veramente conquistare un uomo: allora escono fuori degli sguardi che alludono più alla volgarità che alla sensualità, insomma più pornografici che poetici. Sono quelle occhiate in cui ogni battito di sopracciglia causa uno Tzunami nel Pacifico, dove la donna vuole far la bambi ma si ritrova cerbottana.
A queste donne dico: continuate così!!!
Ma esiste anche un'altra mirada, più poetica, seducente ( nel senso letterale della parola ) che alcune donne ( tra cui tante argentine ) sanno fare. Queste donne mirano al cuore ( che è un bersaglio più grande dell'altro!) .
A me è capitato una volta di essere mirado al cuore: è successo a Parigi. Lei era una russa che passa metà della sua vita a B.A. Ero appena uscito dalla pista stanco, felice e appagato, ciò che desideravo era solo un bicchier d'acqua e una sedia. A questo punto incrocio la mirada di questa signora e sono successe due cose contemporaneamente: sono arrossito e sono arrivato davanti a lei senza accorgermene. Mentre planavo da lei signori miei quello sguardo mi ha raccontato una storia bellissima e non ho potuto fare altro che invitarla.

martedì 7 giugno 2011

Attenzione! Avviso importante:

a tutti i musicalizador: quando ascoltate musica a casa EVITATE LA RIPRODUZIONE CAUSALE!!! Potreste danneggiare seriamente la vostra autostima !

lunedì 6 giugno 2011

Ne resterà soltanto uno!

...
Donna: possiamo ballare ad occhi chiusi e (quando siamo fortunate) lasciarci andare.
Uomo: "guidiamo".
D: vi facciamo credere di guidare... in realtà é la donna che guida, l'uomo é il copilota ( destra, sinistra, veloce, lento...)
U: invitiamo.
D: abbiamo tempo per parlare con le amiche.
U: abbiamo più scelta.
D: noi abbiamo una grande scelta... di scarpe.
U: abbiamo un rapporto sano con le scarpe.
D: possiamo fare dei volei senza far ridere tutta la milonga.
U: quando sentiamo una canzone che ci piace la balliamo.
D: possiamo dire di no senza passare per femministe.
U: possiamo fare passare una donna per stronza.
D: ...
U: possiamo essere i peggiori ballerini del mondo ma troveremo sempre una donna che ci fa ballare.
D: ...
U: e possiamo farvi credere di essere le più brave ballerine del mondo.
D (quasi piangendo): che stronzi ...
U: ...no no, hai ragione, il tango é meglio per le donne.
D: :) hai visto, avevo ragione io!

venerdì 3 giugno 2011

Intervista a Florin Bilbiie, così, per caso...

Il tango non è la vita, al massimo è un micromondo, (ce ne accorgiamo presto) . Ma come succede nel macromondo ci avviciniamo più a delle persone che a delle altre. Così, per caso.
La prima persona che ho voluto intervistare è Florin Bilbiie, e anche in questo caso non si sa il perchè, forse per stima, per curiosità, perchè pur avendo dei gusti musicali diversi mi ha strappato dei sinceri applausi nelle domeniche pomeriggio di maratone e fatto nascere tanti felici calli .
A pensarci siamo veramente diversi, ma le parole che abbiamo scambiato alla fine mi han fatto risuonare qualcosa dentro.
Florin è un dj di tango, non è argentino anagraficamente, Florin da subito ha pensato che tra lui e il tango ci fosse corrispondenza.
Forse ci avviciniamo ad alcune persone per caso, o forse perchè ci raccontano un pò di noi stessi...chissà.
L'intervista è qui.
Buona lettura.

giovedì 2 giugno 2011

Facce da tango

(un giorno approfondirò, promesso)... ma qualcuno mi può spiegare
perchè in milonga si può trovare tanto il volto estasiato in preda a bollori mistici quanto quello "merda, ho dimenticato di togliere il cilicio ?".
Misteri della fede.