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domenica 12 ottobre 2014

L'elefante bianco.

Questa é una di quelle storie che quando la vivi ti sembra una cosa magica, quei momenti che ti smuovono qualcosa nella parte alta del torso, e che vorresti tenere per te, come se condividendoli ne potessi perdere un pezzo. Ma poi invece no, li condividi lo stesso.
In un paesino sperduto tra le campagne ti ritrovi con due sconosciuti alle luci dell'alba a parlare a bassa voce, per non svegliare gli altri maratoneti che stanno sognando le loro tande nel dormitorio. E parli di tutto, come un grande flusso di coscienza che scorre dai tre allo stesso tempo. Parli di economia, di amore, di storie di spionaggio, di tango, di Buddah, di morte, di salsicce, di politica, di mamma, di Paesi lontani, del Corano. Parli degli uomini. Impari tante cose, meglio di wikipedia, e stai bene, anche se vedi l'ironico controsenso che tre uomini in un paesino sperduto nelle campagne pensino che gli uomini non sappiano più stare in mezzo alla natura, perché alla fine si é estinto anche l'elefante bianco, dice una parte del flusso. E già, che l'elefante bianco si é estinto. 
Ma poi un'altra parte del flusso, la tua, dice Ma come ha fatto a sopravvivere fino ad oggi l'elefante bianco? Voglio dire l'elefante bianco: il quadrupede più grande della Terra, colorato di bianco, nella foresta, o nella savana, o dove stava lui, quanto ci metti a trovarlo un elefante bianco? Anzi, deve ringraziare di essere arrivato fino al duemila dopo Cristo, dico io. Che razza di tecnica mimetica era? O forse era una tecnica dissuasiva, si, deve essere così, forse i leoni quando lo vedevano in giro dicevano Qui ci deve essere un imbroglio: é come se un prosciutto andasse in giro con la scritta Mangiami, forse é avvelenato, si dicevano i leoni. Fino a quando uno di loro, sarà stato autunno duemila tredici o giù di lì, ha assaggiato per caso o per fame un elefante bianco e poi, niente, tempo un annetto, ora gli elefanti bianchi sono nel paradiso delle specie estinte, con i dinosauri, i liocorni e i tangueri che non si lamentano mai.