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domenica 19 giugno 2011

Un ragazzo fortunato


Nel tango sono stato fortunato, mi dicevo, perchè ho avuto sempre insegnanti bravi, appassionati e competenti. Sono proprio un ragazzo fortunato. Se avessi incontrato gli altri insegnanti, quelli cattivi-spassionati-deludenti ( sicuramente sono anche un pò bruttini, ma non ne son certo, essendo fortunato non li ho mai visti ) oggi sicuramente ballerei peggio di come ballo oggi, che sarebbe anche un pò triste.
A dire il vero questa cosa un pò mi puzza, non capisco: come mai oggi la fortuna si gira, mi sorride, si avvicina e mi bacia... Ma se mi ha sempre girato le spalle, cosa vuole da me? E poi non lo sa che sono fidanzato? Ci deve essere qualcosa sotto...sarà perchè è cieca, poverina, avrà sbagliato la mira...
Ah, parlavo degli insegnanti. ecco,sono molto fortunato, dicevo. In tante lezioni, stages e tutte le declinazioni che volete, non ho mai trovato un insegnante che dicesse una cosa sbagliata. Che culo!
Oppure, più semplicemente, non ci sono insegnanti scarsi. Cioè non ci sono insegnanti che dicon cose sbagliate. A pensarci bene i concetti son quelli lì, e son tutti buoni a dirli e ripeterli, come a scuola quando impari la lezione a memoria. Quindi se guardiamo solo ai concetti è difficile distinguere un'insegnate bravo da uno meno bravo.
Difficile ma non impossibile. Una volta, mi è capitato di sentire una cosa che lì per lì mi ha lasciato un pò perplesso: ero in un ristorante e mentre mangiavamo con degli amici un maestro teneva la pratica pre-milonga. Mentre i suoi discenti provavano un passo un pò complicato, all'improvviso il maestro interrompe la musica, si porta verso il centro della pista, nel frattempo il sopracciglio prende la forma del pensiero profondo che probabilmente cerca una via per uscire. Tutti gli si avvicinano, anche chi sta mangiando, come me, tende l'orecchio incuriosito. Dopo l'opportuna pausa, il pensiero evidentemente ha trovato il pertugio corretto, nel silenzio totale...: "se la donna non vuole perdere l'equilibrio ( rullo di tamburi...) deve aggrapparsi all'uomo! (Olè...). Ancora ricordo le facce estasiate degli allievi, quasi commossi, sorpresi da cotanta semplice genialità ( si sa che i geni son semplici). Questa è stata l'unica grande cazzata che ho sentito dire da un'insegnante.
Allora come si fa a distinguere un'insegnante bravo da uno meno bravo?
Beh,,qualcuno ha scritto che il bravo insegnante è quello che non smette mai di imparare...altrimenti  bisogna essere fortunati!