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sabato 13 luglio 2013

Per ballare bene il tango devi imparare le lingue (e se c'hai anche qualcosa da dire é meglio. O forse no).


Io, mi capita di andare in giro per ballare, e in giro a ballare a volte ci trovi gli stranieri, ché ballano anche gli stranieri. E con gli stranieri ci parli straniero, in genere. E hai voglia di imparare le lingue, per parlarci con gli stranieri.

Conosco qualcuno che ne parla sette, di lingue. E balla pure bene.

Allora ti dici che é bene imparare le lingue. Per aver qualcosa da dire agli stranieri, ma poi penso: ma che c'avrò da dirgli a tutti 'sti stranieri?
Perché io parlo poco, soprattutto quando ballo, mi sembra maleducazione, é come parlare mentre si mangia, o mangiare colla bocca aperta. Non si fa, mi dico.
E poi mi ricordo quella volta di tanti anni fa che per la prima volta ballai con una francese, in Spagna,  e un po' di inglese lo masticavo e lei lo masticava pure, forse l'aveva anche digerito credo, ma in Spagna con quella francese alla fine di ogni canzone cercavo le parole da dirgli, ma niente, un balbettio che non vi dico, che figura, pensavo. È che l'emozione mi intasava tutto.
Ma c'era qualcosa di bello, oltre l'imbarazzo, tutto sembrava più denso.
E allora niente, penso che sia bello imparare le lingue, così capisco meglio se sto in silenzio perché sono ignorante o se sto in silenzio perché sono troppo emozionato per parlare.