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martedì 17 gennaio 2017

Il Tiagra.

Nel circolo del dopolavoro ferroviario “Lenin” di Forlimpopoli anche i bagni rispondevano allo spirito di condivisione ed uguaglianza di cui era permeata la sala. L’ unico grande orinatoio che percorreva tutta la parete aveva delle timide assi di legno, poste posticce per proteggere la privacy degli avventori bisognosi. 
Il ragioniere Armando Cheroselli, tanguero quarantenne e impenitente intento nell’atto della minzione si ritrovò di fianco Michele Cocuzza, meglio conosciuto come “l’ammiraglio”, visto che aveva prestato servizio per una vita intera come mozzo sul traghetto Cesenatico-Rimini, e ora si godeva gli agi della pensione.
“Ammiraglio, buonasera, mi scusi se la importuno, ma mi tolga una curiosità: ma tu, come cazzo fai? io c’ho vent’anni meno di te e non ce la faccio a fare la metà del quarto delle cose che fai tu ballando…io mi sono rotto il cazzo di fare sempre le stesse cose” disse il ragioniere tirando su la zip. “e su! Dammi qualche lezione!”.
L’ammiraglio lo guardo con il suo sorriso, storto e sincero. Gli voleva bene ad Armando, era capitato che fossero andati a ballare insieme in Romagna, a volte addirittura fino in Emilia, e gli faceva simpatia quel ragazzaccio, era un buono. L’ammiraglio si fece improvvisamente serio, sgrollandosi il membro si guardò attorno circospetto. Ad Armando venne il dubbio su che tipo di moneta di scambio prediligesse l’ammiraglio per dargli le lezioni. Certo che non ci fosse nessun altro nei cessi: “ascoltami bene…sai essere discreto?” e senza aspettare la risposta mise le dita nel taschino interno della giacca. Tirò fuori qualcosa. “prendi questa” .
Armando vide nel suo palmo una pillola, blu, molto simile a quelle tanto famose. “ Ammiraglio forse non ci siamo capiti, io parlavo di passi in pista, non di posizioni..” ,“sei tu che non hai capito, non é quello che pensi, questo é … il Tiagra!
Me lo ha dato uno in Argentina, 10 anni fa. Questo aveva un’ottantina d’anni, ma ballava come un indemoniato…le milonghe poi?! certe finte neanche Maradona…una sera si litigò con un patacca, un palestrato di milano marittima, fuori dalla milonga, stava nella merda. io conoscevo il patacca e l’ho calmato. così abbiamo fatto amicizia, e poi per ringraziarmi mi rivelò il suo segreto: il Tiagra. Gli argentini lo usano da sempre. che credevi che quei vecchietti nei video come le fanno quelle cose, veloci veloci, col Parkinson? in realtà durante la dittatura il governo fece sperimentare un farmaco per creare dei super tangueri, un composto che stimola le aree cerebrali tanghere e i muscoli che ne sono attivati: lapis, enrosque, sacadas, colgadas, tutto quello che hai sempre voluto fare con una donna in pista ora ti sarà concesso! però fai attenzione, perché funziona a scoppio ritardato. Ci mette tre tande buone prima di fare effetto, quindi non bruciarti le buone ballerine subito, parla con il dj per sapere che tande mette…vai e divertiti!
Armando non ci pensò due volte, butto giù la pillola e corse in pista come un cocker dietro ad un frisbee .
La pillola avrebbe dovuto far effetto in tre tande, ma già durante la seconda tanda Armando sentì qualcosa di strano, sul primo pezzo era come se il cuore fosse un poco più accelerato. Durante il chamucho sentì che gli si arricciò una narice e sul secondo pezzo la schiena gli si drizzò tutta. alla fine del terzo la mascella stava come quella di Ridge, e quando a fine tanda la ballerina lo ringraziò vivamente, ci mancava poco perché ruggisse. Era pronto, cominciava la festa...
Quello che successe quella sera Armando lo rivide migliaia di volte, come in un sogno.
Armando planava in pista, spargeva eleganza, fantasia, vigore e leggerezza in tutto il circolo. quando ballò i vals con la Mirna Scopetti gli sembrò di stare nella Vienna dell’ottocento, i Pugliesi erano tanto intensi che la Vanda ci sarebbe potuta pure restare incinta, se non fosse stata in menopausa da un cinque decadi abbondanti. Sulle milonghe gli fecero addirittura l’applauso… e le ballerine? “ma cos’hai stasera? ”, “sei tutto un fuoco” , “facciamo un’altra?” “ come ci dai, ah…”
A fine serata abbracciò l’ammiraglio quasi piangendo, gli offrì uno champagne, che l’ammiraglio rifiutò degnamente, solo perché preferiva uno stravecchio. Brindarono felici e l’ammiraglio tornò a casa col suo sorriso, storto e sincero, un sorriso che gli si tolse solo quando tornò a casa, entrando in bagno, e scoprì che quella sera dall’armadietto delle medicine aveva preso la pillola sbagliata!